D. Natsagdorj (1935)
"Le Quattro Stagioni dell’Anno"
LA PRIMAVERA
Sotto
il cielo azzurro arrivano mille primavere
Nella
bella Mongolia arriva una dopo l’altra,
Con
l’inizio della primavera, il cuore delle genti si apre,
Con il germogliare delle erbe, le mandrie pascolano felici.
Con
l’avvicinarsi del sole, le nevi si sciolgono
Il
mondo si rinnova cambiando il colore,
Con
il germogliare degli alberi, i bambini gioiscono
Un uomo anziano, ha sensazione di essere ringiovanito.
Le
oche selvatiche arrivano e cominciano a cantare
Il
pastore ascolta il canto della primavera,
Dalla
montagna scorrono i ruscelli e torrenti
Gli agnellini e capretti belano attorno alla gher, e si aggiunge al canto della primavera.
Il
vento fresco e gentile riempie il sospiro
Il
passato risveglia i pensieri nascosti,
I
cuccioli delle mandrie riempiono il villaggio,
Il bimbo appena nato, fa gioire i suoi genitori.
L’ESTATE
All'inizio
di un bel’estate
Nella
meravigliosa monte di Khangai
Quando
il cuculo comincia a cantare
Questo mondo quanto è bello.
Miraggi
della steppa verde spinge verso l’orizzonte,
I
cavalli nitriscono e galoppano verso la terra nativa,
I
boccoli dei fiori abbelliscono il mondo,
I giovani si commuovono e pensano gli uni agli altri.
Le meravigliose
montagne e l’acque limpide come l’armonia perfetta dell’estate,
Con l’incominciare
del Naadam - la festa della Mongolia
La voce dei
bimbi riecheggiano nelle valle,
I cavalli vincenti del Naadam vengono ammirati da tutti.
Nelle vaste
pianure, le melodie delle feste continuano riecheggiare
Nella steppa,
cinque tipi di mandrie pascolano liberamente,
L’odore
dell'airag profumano dalla porta di ogni gher
Così gioioso, e così felice di stare in estate.
L’ AUTUNNO
Il sole d’autunno
splende su di me e su di te
Fa vibrare anche
il cuore delle genti,
Le alci e i cervi
pascolano sulle montagne
I bovini e gli yak si scontrano e i pastori si intrattengono.
Le sottile
nuvole bianche muovono nel cielo
I giovani
vanno a studiare in luoghi lontani,
L’acqua
trasparente dei fiumi scorrano silenziosamente
La luna sorride e racconta in nascosto le favole amorose.
Quando le
gelate mattutine brillano al sole come le perle,
I cavalli
legati all'albero fuori della gher, cominciano a tremare,
Quando il padrone
di casa va presto al mattino a cacciare la volpe
La moglie e i figli preparano la cagliata e lo aspettano.
Quando soffia
una leggera brezza tra l'erbe e gli alberi,
I vecchi e
giovani emozionano con i pensieri,
Quando le
foglie ingiallite dei alberi cadono una ad una
La tristezza
nel mio cuore viene di tanto in tanto.
L’INVERNO
Quando il vento freddo soffia penetrante
Le montagne
del mondo dorato si coprono da una coltre di neve argentea,
Le stelle nel
cielo d’inverno brillano come scintille chiare,
Nella steppa, si sente il canto di un viandante.
La nebbia
fitta avvolge le cime delle montagne,
L'ampia conca
della valle abbaglia lo sguardo,
Quando gli mandrie
tornano dal pascolo
Il giovane pastore richiama la sua mandria con un fischiò.
Il freddo
delle alture cosi gelide e gelide,
Ma gli occhi
dei giovani mongoli brillano,
Sotto l’orso
minore nel cielo, accanto ad un lume
I vecchi accendano il fuoco e scambiano le parole sagge.
Le quattro
stagioni dell’anno: l’inverno, la primavera, l’estate, e l’autunno
Fanno l’amicizia
con le montagne e con l’acqua, con il sole e con la luna,
Le persone salutano
i vecchi e danno il benvenuto ai bimbi
Da migliaia
di anni, la ruota della vita gira senza darci il tempo.
D. Natsagdorj (1935)
Tradotto dalla lingua mongola: Tulgaa
Bayantuul
N.B: Le foto sono da Discover Mongolia