domenica 15 febbraio 2015

KHARKHORUM KHOT - CITTA’ DI KHARKHORUM


KHARKHORUM KHOT  - CITTA’ DI KHARKHORUM

Nel corso dei secoli, c’era un’antica tradizione nel territorio Mongolo, che la popolazione e le tribù aspiravano di stabilirsi e costruire il loro stato e la capitale, lungo la sponda del Fiume Orkhon e nella cresta orientale dei Khangai.
Territori che sceglievano per costruire le città dovevano essere strategicamente adatte sia geograficamente che economicamente, con facilità di collegamento strade e comunicazione, con condizione climatica favorevole per sviluppare l’agricoltura, coltivare la terra per le loro famiglie e per le mandrie.
Storia iniziale di costruzione di Kharkhorum, la capitale dell’impero Mongolo risale dal VIII secolo. Poi nel XIII secolo Chinggis Khaan ha deciso di stabilire la capitale dell’impero Mongolo nel vasto territorio tra il fiume Orkhon e Monte Khar Khyremt.
In questa terra una volta il principe del Khereid stabilì la sua residenza, successivamente  diventò una grande armeria militare dell’impero Mongolo.
Dopo il morte di Chinggis Khaan, il figlio Ogoodei Khaan ha cominciato ad estendere la città dal 1235 costruendo  fortezze, è iniziò la costruzione del grande palazzo delle "Diecimila Benedizioni" - “Tymen Amgalant”.
Il palazzo delle "Diecimila Benedizioni" di Ogoodei Khaan era una bellezza unica dell’epoca e stato costruito sud ovest della città, con mura di recinzione in forma quadrata.
Durante gli scavi archeologici del 1948-1949, guidati da S.B. Kisel’ov e Kh. Perlee, sono stati evidenziati che il palazzo delle "Diecimila Benedizioni" era costruito su una fondazione rialzata, fatta da pietra naturale e con una sala principale con 64 colonne. Il pavimento della sala principale era rivestito con i mattoni smaltati di colore verde e l’intero edificio era coperto con tegole verniciate di colore verde rosso e giallo, lucidate e i muri interni erano rifiniti con dei ritratti.
Numerose costruzione, edifici dell’impero Mongolo del XIII secolo, usavano le stesse tecniche di rifiniture smaltate di colori forti e questa tecnica stata scoperta e confermata durante gli scavi delle città e palazzi costruiti in quell’epoca, ad esempio Avarga Ord (Palazzo del Gigante), Palazzo del Munkh Khaan, Città di Elestei, Città di Kharkhiraa, e Dund Ergiin Khot.
All'epoca usavano comunemente l’arte della lavorazione delle pietre, e questa si evidenzia nella maggior parte della costruzione del Kharakhorum, le scale dei palazzi, fondazione delle colonne, decorazioni interne, monumenti e le loro fondazioni, le grandi Tartarughe sono state realizzate in pietra naturale.  
A 20 km ovest della città di Kharakhorum, foce di Sabbia (“Elstiin am”) del fiume Orkhon è situato il giacimento di granito di finissima qualità che nel XIII secolo era il più grande centro di artigiani che lavoravano le pietre naturali.       
Antica capitale dell’impero Mongolo, il Kharakhorum, a suo tempo era l’incrocio delle strade della Via della Seta, che collegava  l’Oriente con l’Occidente. 

L’attuale Monastero “Erdene Zuu” – “Cento Tesori” è stato costruito su rovine della città di Kharakhorum all'inizio del 1586, circondate dalle 108 stupa e possenti torri è rimane il più antico monastero buddista della Mongolia dove si possono ammirare i lavori dell’importanti artigiani Buddisti d’epoca e ascoltare le preghiere durante la cerimonia Buddista. 

Al giorno d’oggi, i monumenti delle grandi Tartarughe di granito che si trovano nella città di Kharakhorum  è il simbolo di eternità, che prima di tutto aveva la funzione di proteggere la città e il secondo, indicavano l’ingresso ai vari palazzi.





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Libri e sorgenti:
1. Kh. Perlee – “Sommario della città e urbane del periodo antico e medioevo della Mongolia”, Ulaanbaatar, Edizione 1961
2. D. Clements  “Archeologicheskii Dnevnik poezdki v Srednuyu Mongoliyu v 1891. Sbornik trudov Orkhonskoi ekspeditsii 1895.” - Agenda di spedizione archeologica in Mongolia del 1891- Raccolta lavori del spedizione Orkhon” 
3. “STORIA E CULTURA NEI TERRITORI DELLA MONGOLIA”, Ulaanbaatar, Edizione 1999, page 189.

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