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domenica 7 aprile 2013

MARCO POLO ALLA CORTE DEL KHUBILAI KHAN


Nel 2012 è stato inaugurato il Museo di Marco Polo a Korcula, in Croazia.
 
Ecco alcuni rappresentazioni di Marco Polo alla corte del Gran Khan (Khubilai Khan) presso il museo di Marco Polo a Korcula.


 
 
 

Ma che cosa hanno spinto gli Isolani di Korcula, ad aprire un Museo, e per aver dato i natali a Marco Polo, il grande mercante, esploratore, viaggiatore veneziano?
Unica cosa che possono collegare è che:  
 
***…. L'isola di Curzola, un tempo sotto il dominio veneziano[11] oggi in Croazia, viene da talune fonti[12] indicata come possibile luogo natale di Marco Polo. La circostanza viene presentata come autentica da molte fonti croate (ma considerata falsa o solo ipotetica dagli storici)[13][14][15][16][17][18][19]. ***

 Fonte:


 

lunedì 19 marzo 2012

FALCO BIANCO DELLA MONGOLIA - THE MONGOLIAN WHITE FALCON

MONGOLIAN SAKER FALCON / FALCO CHERRUG
TERELJ NATIONAL PARK
La Mongolia è il paese dei falchi.

Il falco è molto importante nella cultura tradizionale dei mongoli. "La sua immagine veniva dipinta sulla bandiera e raffigurata sulla tags d’identificazione su oro e argento" ***.

Nella storia dei Mongoli, I falchi sono stati usati come messaggeri, affidabili veloci nel consegnare messaggi e sono stati dati in dono speciale al gran khan e ai governanti, ma sono stati più comunemente utilizzati per la caccia. 


"Nel tempo di Chinggis Khan, secondo le cronache, ne aveva 1200 falchi da caccia. Chinggis Khan nel dettare le leggi ai suoi fidati che avevano il compito di scrivere tutte le disposizioni che dovevano contenere, e far rispettare per i suoi governanti sparsi per i vasti territori da lui conquistati e anche contenevano disposizione a tutela dei falchi. 
“Il Gran Khan utilizzava per la caccia oltre mille falchi, aquile e centinaia di altri uccelli rapaci”- così si descrisse nei documenti riportati da Marco Polo, il commerciante medioevale veneziano che nel tempo trascorso a fianco del Khubilai Khan - il nipote di Chinggis Khan" ***.  

I Mongoli hanno sempre menzionato il falco nelle canzoni e poesie, e nei dipinti come una forza della natura. E anche diventato merito per le categorie dei lottatori di judo tradizionale per definire quanto abile e forte il lottatore.

DIPINTO MONGOLO

I falchi mongoli sono più pregiati al giorno d’oggi perché hanno abilità di caccia naturali e che non possono essere tenuti in cattività per uso allevamento. I ricercatori dicono che i metodi dei mongoli di addestramento dei falchi è delicato, e molto efficace. Una profonda conoscenza della natura e delle sue leggi ha permesso ai mongoli di sviluppare le dovute competenze e metodi di allevamento e addestramento per diverse specie di  animali.
 
"Oggi i falchi sono elencati nel protocollo del CITES (Convenzione del Commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione). Gli scienziati sperano che con il microchip possa diventare un marchio di riconoscimento dello stato Mongolo e per l’impegno di un falconiere per lo sport" ***.  

SALVATE I FALCHI! 

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Fonte:  *** Alcuni testi dal sito: Mongol Uls.net