giovedì 22 marzo 2012

STORIA DELLA MONGOLIA IN BREVE - HISTORY OF MONGOLIA IN BRIEF


























La Mongolia evoca ad oggi ancora immagini di feroci guerrieri di Chinggis Khaan con la steppa dimora di nomadi, che hanno creato il più grande impero del mondo nel XIII° secolo. 
Chinggis Khaan (1162-1227) dopo aver fondato l'impero Mongolo, ha iniziato l'invasione mongole che hanno portato alla conquista del gran parte dell'Eurasia e ha portato i mongoli in contatto con terre lontane.


I suoi discendenti ha continuato ad estendere l'Impero Mongolo con la conquista di Cina, Corea, Caucaso e le parti sostanziali della moderna Europa dell'Est, Russia e Medio Oriente.

Mappa dell'Impero Mongolo

Prima di morire nel 1227, Chinggis Khaan nominò il figlio Ogoodei, come suo successore e da dividere il suo impero tra i suoi figli e nipoti. Fu sepolto in una tomba senza nome da qualche parte della Mongolia in una località sconosciuta, sicuramente sacra a Chinggis Khaan.
Nel 1260, il nipote di Chinggis Khaan, Khubilai ascese al trono. E nel 1271 ha istituito formalmente la Dinastia Yuan, cambiando il titolo dello Stato in Yuan, nominò l'Yuandadu come capitale (attualmente Beijing). Dopo la fondazione della Dinastia Yuan, Khubilai Khaan condusse il suo esercito, occupando territori in cina meridionale e cosi unificò l'intera Cina.
A seguito del crollo di Khubilai Khaan dinastia Yuan nel XIV° secolo, i mongoli si ritirarono nella steppa e rimanendo per un lungo periodo di disunione spezzata, e finché nel XVI° secolo, quando Altan Khaan uni i mongoli di Khalkha. Questa nuova unità ha portato ad una rinascita del potere e della cultura mongola. La campagna militare di Altan Khaan in Tibet portò all'introduzione del Lamaismo Tibetano.
Ad oggi nei monasteri si possono ammirare delle vere opere d'arte finemente lavorate sopravvissute sin dal quel periodo tanto combattuto, tormentato dagli eventi di conquista.
Dopo la morte di Altan Khaan, il paese conobbe un altra periodo di disunione che durò fino a quando il paese cadde sotto l'influenza dell'impero della Manciuria nel tardo del  XVII° secolo.
Al fine di bilanciare il potere della nobiltà e moderare la natura indipendente dei Mongoli, i Manciuri promossero il Buddismo. La sovranità dei monasteri, si arrivò a controllare gran parte dei territori del paese.
La rivoluzione del 1911 portò la Monarchia Mongola guidata dal 8° Buddha Vivente Bogd Khaan e liberò dalla dominazione dei Manchu.
La rivoluzione guidata da D. Sukhbaatar nel 1921 finalmente portò la completa indipendenza politica e territoriale. Cosi incominciando importanti cambiamenti in campo economico, politico e sfere sociali, concentrandosi sul rafforzamento dell'indipendenza dello Stato di Mongolia.
Con la rivoluzione pacifica e democratica del 1990, la Mongolia trasferì all'economia del mercato libero e democrazia. E stato eletto il primo Presidente della Mongolia nel 1993 e si elegge il Parlamento a votazione pubblica.

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Libri e sorgenti:
I dati e nomi storici Rif. al Libro:
1. B. Shirendev, Sh. Natsagdorj, Sh. Bira, Kh. Peljee ...Storia della Repubblica della Mongolia, 2ndo Edizione.  Anno 1966 Ulaanbaatar
2. D. Maidar. Chinggis Khaan e l'Impero Mongolo.  Anno 1990 Ulaanbaatar


lunedì 19 marzo 2012

FALCO BIANCO DELLA MONGOLIA - THE MONGOLIAN WHITE FALCON

MONGOLIAN SAKER FALCON / FALCO CHERRUG
TERELJ NATIONAL PARK
La Mongolia è il paese dei falchi.

Il falco è molto importante nella cultura tradizionale dei mongoli. "La sua immagine veniva dipinta sulla bandiera e raffigurata sulla tags d’identificazione su oro e argento" ***.

Nella storia dei Mongoli, I falchi sono stati usati come messaggeri, affidabili veloci nel consegnare messaggi e sono stati dati in dono speciale al gran khan e ai governanti, ma sono stati più comunemente utilizzati per la caccia. 


"Nel tempo di Chinggis Khan, secondo le cronache, ne aveva 1200 falchi da caccia. Chinggis Khan nel dettare le leggi ai suoi fidati che avevano il compito di scrivere tutte le disposizioni che dovevano contenere, e far rispettare per i suoi governanti sparsi per i vasti territori da lui conquistati e anche contenevano disposizione a tutela dei falchi. 
“Il Gran Khan utilizzava per la caccia oltre mille falchi, aquile e centinaia di altri uccelli rapaci”- così si descrisse nei documenti riportati da Marco Polo, il commerciante medioevale veneziano che nel tempo trascorso a fianco del Khubilai Khan - il nipote di Chinggis Khan" ***.  

I Mongoli hanno sempre menzionato il falco nelle canzoni e poesie, e nei dipinti come una forza della natura. E anche diventato merito per le categorie dei lottatori di judo tradizionale per definire quanto abile e forte il lottatore.

DIPINTO MONGOLO

I falchi mongoli sono più pregiati al giorno d’oggi perché hanno abilità di caccia naturali e che non possono essere tenuti in cattività per uso allevamento. I ricercatori dicono che i metodi dei mongoli di addestramento dei falchi è delicato, e molto efficace. Una profonda conoscenza della natura e delle sue leggi ha permesso ai mongoli di sviluppare le dovute competenze e metodi di allevamento e addestramento per diverse specie di  animali.
 
"Oggi i falchi sono elencati nel protocollo del CITES (Convenzione del Commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione). Gli scienziati sperano che con il microchip possa diventare un marchio di riconoscimento dello stato Mongolo e per l’impegno di un falconiere per lo sport" ***.  

SALVATE I FALCHI! 

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Fonte:  *** Alcuni testi dal sito: Mongol Uls.net



  

martedì 13 marzo 2012

STIVALE MONGOLO PIU' GRANDE DEL MONDO


Stivale tradizionale mongolo più grande che si può vedere nella hall d’entrata del complesso Chinggis Khan Statua, 54 km da Ulaanbaatar in Mongolia.


STATUA CHINGGIS KHAN, MONGOLIA

 HALL D'ENTRATA,
STATUA CHINGGIS KHAN , 
MONGOLIA 

Si può fare un confronto tra le due costruzione, 
Stivale tradizionale Mongolo Stivali cowboy Texano.

Un paio di stivali da cowboy, per 40 metri di altezza e 35 metri di larghezza sono esposti vicino al parcheggio del centro commerciale North Star, San Antonio-Texas e la sua costruzione è risale agli anni1970 (da Bob Wade).


domenica 4 marzo 2012

ARCO ORIGINALE MONGOLO - MONGOLIAN ORIGINAL ARCHERY








Nei primi tempi della storia Mongola, il tiro con l’arco è stato utilizzato dalle tribù mongole come strumento difensivo per scopi sia militari che civile, ma ad oggi lo si usa più comunemente per l’intrattenimento, divertimento e per lo sport.
 
I mongoli realizzano l’arco originale con:
   -  Legno di Bambù
   -  Osso di animale
   -  Corna della capra selvatica “Yanghir”.

     I pezzi vengono incollati tra loro, ma a causa di una particolare colla le sue esigenze di asciugatura sono molto lente, un arco mongolo autentico potrebbe richiedere fino ad un anno per essere costruito.  
Le frecce sono in genere costruite in legno di cedro, le piume sono delle ali d’aquila, e le sue estremità sono dei pezzi di corna di cervo “Khandgai”.
Il disegno è stato fatto in 1997 a Ulaanbaatar (Mongolia) da un arciere mongolo da tre generazioni.